Caffè Alzheimer

Per “Caffè Alzheimer” si intende un intervento di tipo psico-sociale (terapia di natura non farmacologica) che consta in una serie di incontri che nascono con l’intento di contrastare il ritiro sociale tipico delle famiglie che convivono con la Demenza, creando un ambiente protesico alla relazione, condivisione e socializzazione tra i partecipanti. La vita non finisce con l’arrivo della diagnosi di Demenza, e incontri come quelli del Caffè Alzheimer, consentono alle famiglie di sentirsi ancora parte della nostra comunità e di mantenere contatti sociali ed emotivi piacevoli e soddisfacenti.

Tali incontri possono vedere coinvolte sia persone che convivono con un deterioramento cognitivo (di livello lieve-moderato) e il loro caregiver di riferimento, sia anziani fragili in condizione di isolamento sociale.

Gli incontri “Caffè Alzheimer” si svolgono rigorosamente in un ambiente di tipo informale (Bar, centri sociali, sale adibite a Bar); in tale setting, gli anziani fragili o che convivono con una Demenza, vengono coinvolti da operatori e volontari dell’Associazione di Volontariato “Alzheimer Imola-odv” in attività volte alla socializzazione e alla stimolazione di tutte quelle abilità emotive, cognitive e prassiche che necessitano di essere allenate affinché si mantengano il più a lungo possibile. Importanza fondamentale viene data poi alla relazione emotiva, alla conversazione, al contatto e alla dignità della persona, affinché chi partecipa possa instaurare un contatto empatico e di fiducia con l’operatore e con altri anziani presenti.

Per quanto riguarda i famigliari, essi possono scegliere, una volta al mese, se condividere con i propri cari le attività di stimolazione e socializzazione oppure prendere parte ad un Gruppo di auto-mutuo-aiuto tenuto dalla psicologa responsabile del progetto. All’interno del Gruppo di auto-mutuo-aiuto del Caffè Alzheimer è possibile condividere con altri famigliari la propria esperienza relativa alla cura di persone con diagnosi di Demenza, confrontarsi, ricevere consigli, informazioni e supporto psicologico.

L’organizzazione del Caffè di Imola e di Castel San Pietro si rifà a modelli sociosanitari ed organizzativi che mettono la persona con demenza al centro del processo di cura. La persona che con-vive con la demenza, non è “de-mente” ossia “fuori dalla propria mente” ma una “sente-mente” capace di elaborare emozioni proprie e altrui.

Abbracciando questa consapevolezza scientificamente provata siamo in grado di aiutare il nucleo familiare e la persona con demenza, ad accogliere e scoprire nuove consapevolezze e possibilità nel tempo di malattia. Possiamo aiutare i caregiver a trasformarsi in partner di cura, ad andare oltre la fatica, l’impotenza e la difficoltà, allo scopo di vivere la relazione con il proprio caro in maniera diversa: con consapevolezza, con-tatto, equilibrio e amore.

L’intervento di Caffè Alzheimer nel territorio imolese è finanziato dall’Associazione Alzheimer Imola; nel territorio di Castel San Pietro il progetto è supportato finanziariamente dalla Cooperativa sociale Elleuno in rete con l’Associazione Alzheimer Imola-odv.

PROGETTO CHIACCHIERE
AL CAFFE’ IMOLA

Gli incontri “Chiacchiere al caffè” si tengono tutti i mercoledì pomeriggio dalle 14:30 alle 16:30 presso il Centro sociale La Stalla in via Serraglio n.20, Imola.

Agli incontri sono presenti più operatori: psicologi, animatori e diversi collaboratori dell’Associazione Alzheimer Imola e di altre realtà territoriali nell’ambito della demenza. Il lavoro svolto dagli operatori è supportato dalla presenza di alcuni volontari dell’associazione.

PROGETTO QUELLI CHE ASPETTANO IL CAFFE’
CASTEL SAN PIETRO

Gli incontri “Quelli che aspettano il caffè” si tengono tutti i giovedì mattina dalle 09:00 alle 11:00 presso la Sala Fienile in via Manzoni 16/A.

Agli incontri sono presenti più operatori: psicologi, animatori e diversi collaboratori dell’Associazione Alzheimer Imola e di altre realtà territoriali nell’ambito della demenza. Il lavoro svolto dagli operatori è supportato dalla presenza di alcuni volontari dell’associazione.