Gruppi di auto-aiuto

GRUPPI DI AUTO MUTUO AIUTO
L’arte di aiutare sé stessi e gli altri

A cura di  Monica Manzoni, Psicologa Associazione Alzheimer Imola

DEFINIZIONE:
AUTO MUTUO AIUTO (AMA) = tutte le misure adottate da non professionisti per promuovere, mantenere e recuperare la salute, intesa come completo benessere fisico, psicologico e sociale, di una determinata comunità (OMS, Carta di Ottawa, 1986).

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) annovera l’AMA tra gli strumenti di maggior interesse per ridare ai cittadini responsabilità e protagonismo, per umanizzare l’assistenza socio-sanitaria, per migliorare il benessere della comunità.

L’AMA è un modo di trattare con i problemi che ciascuno si trova a fronteggiare  di volta in volta nella propria vita: PARLARE DI QUESTI PROBLEMI CON ALTRE PERSONE CHE HANNO ATTRAVERSATO TALI ESPERIENZE PUO’ AIUTARCI AD AFFRONTARE LE DIFFICOLTA’ QUOTIDIANE E AD IMPARARE A RICONOSCERLE PER IL FUTURO.

Noi tutti conosciamo il modo di dire: “Aiutare gli altri è un po’ come aiutare sé stessi”. Questa frase racchiude tre concetti-chiave dell’AMA:

  1. Attivazione: l’AMA fa leva sulla volontà delle persone di giocare un ruolo attivo, consapevole, responsabile nella costruzione del benessere del singolo e della collettività.
  2. Condivisione: il gruppo AMA è un momento di incontro tra le persone unite da uno stesso problema, per rompere l’isolamento, per raccontarsi le proprie esperienze di vita, per scambiarsi informazioni e soluzioni, per condividere sofferenze e conquiste, con l’obiettivo di riscoprirsi risorsa, non solo per sé ma per l’intera collettività (Stefano Bertoldi, 2001).
  3. Reciprocità: l’espressione “auto mutuo aiuto” racchiude in sé non solo la dimensione individuale, ma l’idea della mutualità e dello scambio reciproco, elemento caratterizzante di questi gruppi.

CRITERI D’ESISTENZA PER UN GRUPPO AMA:

  • Il primo proposito del gruppo è fornire supporto emotivo ed informazioni riguardo allo specifico problema di cui si occupa;
  • Il gruppo funziona per i suoi partecipanti e grazie a loro;
  • Il gruppo è aperto a nuovi partecipanti;
  • Il gruppo si incontra regolarmente durante l’anno;
  • La partecipazione al gruppo è gratuita;
  • Il gruppo deve essere di facile accesso per le persone e le famiglie.

CARATTERISTICHE DEI GRUPPI AMA:

  • Il numero di partecipanti solitamente è ristretto (8-10 persone) per facilitare l’interazione tra i soggetti, l’espressione dei sentimenti, la nascita e lo sviluppo di amicizie e relazioni profonde.
  • Sono centrati su un problema.
  • I partecipanti al gruppo sono dei pari: è il fatto di vivere o di aver vissuto una stessa condizione che definisce l’appartenenza al gruppo.
  • Condividono obiettivi comuni.
  • L’azione è azione di gruppo: l’energia e la forza che il gruppo è in grado di esprimere sono sicuramente maggiori e più efficaci delle possibilità che ogni singolo partecipante ha a disposizione per la soluzione del problema (CRITERIO DELLE PROPRIETA’ EMERGENTI).
  • Ogni decisione, cambiamento, regola è formulata, discussa e accettata democraticamente.
  • Ognuno esprime liberamente il proprio pensiero, rispettando gli altri e senza accentrare su di sé la discussione.
  • Il coinvolgimento è personale: ogni persona decide autonomamente se e come prendere parte al gruppo.
  • La responsabilità è personale: ogni persona è protagonista del cambiamento che vuole ottenere, la persona è la prima risorsa per sé e per il gruppo.
  • L’orientamento è all’azione: uno degli scopi del gruppo è di sperimentare nuovi stili di vita e di comportamento, nuovi modi di sentire e trasmettere i propri vissuti.

I VALORI PROPOSTI NEI GRUPPI AMA:

  • LEGAME: all’interno del gruppo AMA ognuno porta liberamente con sé la propria storia e gli altri vi possono prendere parte, ascoltando e comunicando. Attraverso il reciproco sostegno e il confronto delle esperienze vissute, le persone trovano un luogo dove affrontare le proprie difficoltà. E’ dunque importante che:
    • Ognuno trovi, nel corso dell’incontro, lo spazio per esprimere almeno una volta la propria opinione e/o stato d’animo;
    • Ogni persona cerchi di ascoltare chi parla;
    • Se un partecipante non può venire all’incontro, telefoni ad un’altra persona e lo segnali.
  • FIDUCIA: ogni partecipante deve avere la certezza e deve dare la sicurezza agli altri che ciò che si dice nel gruppo non sarà portato all’esterno. Inoltre:
    • Ogni partecipante può esprimere liberamente sentimenti ed emozioni;
    • Se qualcuno è irrequieto, triste, sofferente o arrabbiato, allora si discute prima di tutto questo aspetto: è importante avere la possibilità di motivare, senza essere giudicati, il proprio comportamento;
    • Se un partecipante vuole lasciare il gruppo, espone i propri motivi, da un lato per una chiarificazione sua personale e dall’altro perché è spiacevole per il gruppo se un partecipante se ne va senza fornire motivazioni.
  • RISPETTO: ogni persona è diversa dall’altra e nella discussione si delineano opinioni, vissuti e idee anche molto diverse. Ogni punto di vista nel gruppo è ugualmente legittimo e va rispettato. Entrare in contatto con idee e concezioni diverse può aiutare anche a modificare e ristrutturare le proprie. Anche la puntualità è una forma di rispetto per gli altri.

PER SAPERNE DI PIU’:
Bertoldi, S., Vanzetta, M. (2002). I gruppi di auto mutuo aiuto e l’esperienza dell’Associazione A.M.A. di Trento.
Di Nicola, P. (1998). L’uomo non è un’isola. Milano: Franco Angeli Editore.
Francescano, D. (2000). Stare meglio insieme: oltre l’individualismo: imparare a crescere e a collaborare con gli altri. Milano: Mondatori Editore.
Silvermann, P. (1989). I gruppi di mutuo aiuto. Trento: Erickson Editore.